Post più popolari

martedì 24 marzo 2015

Tinture permanenti per capelli: attenzione alle ammine aromatiche



Un recente studio dell’Università di Lund, Svezia, riapre il dibattito: alcune tinture chimiche per capelli potrebbero essere cancerogene. A rischio in particolare parrucchieri e consumatori abituali, ovvero quelle persone che utilizzano regolarmente una volta al mese questo tipo di tinture. Le sostanze incriminate sarebbero le ammine aromatiche, ed in particolare la O-Toluidina, che potrebbero avere un collegamento con l’insorgenza di tumore della vescica, linfoma non-Hodgkin, leucemia e cancro al seno. 
Già nel 2001 uno studio dell’Università della California aveva puntato il dito contro le tinture permanenti sospettate di aumentare il rischio tumore, tanto che l’Unione Europea aveva finalmente affrontato il problema e nel 2012 aveva emanato una direttiva in cui si spiegava il potenziale rischio delle tinture per capelli, pubblicando un lungo elenco di sostanze chimiche da vietare nella preparazione dei cosmetici. In realtà pare che il rischio maggiore fosse legato...continua a leggere qui

mercoledì 18 marzo 2015

Modigliani e i bohémien parigini alla GAM di Torino


Un tributo non solo a Modigliani, senza dubbio il più celebre e carismatico nell’immaginario collettivo, ma anche ai pittori bohémien di Parigi nei primi anni del 900. La mostra appena inaugurata alla GAM, è dedicata sia a “Modì”, soprannome del pittore livornese nella Ville Lumière, sia agli artisti della cosiddetta “Scuola di Parigi”, termine coniato a posteriori, nel 1925, da Andrè Warnod sulla rivista letteraria Comoedia. Si tratta di quei pittori, spesso di origine ebraica, che nei primi anni del ‘900 si rifugiarono a Parigi per sfuggire a persecuzioni razziali e mancanza di libertà dei loro paesi d’origine, e qui trovarono una città che garantiva loro libertà, scuole d’arte pregiate a basso costo, grandi maestri e un panorama artistico senza precedenti. Spesso condividevano condizioni economiche precarie e fragilità fisiche, ma soprattutto speranza, fede nel proprio talento, passione per l’arte e sprezzo per gli alti e bassi della fortuna. E soprattutto a Parigi questi pittori facevano “network”, per usare un termine attuale, non solo ispirandosi a vicenda e creando profonde amicizie ma anche, a volte, promuovendosi vicendevolmente sul piano lavorativo. Sono più di 60 le opere esposte alla Galleria d’Arte Moderna di Torino fino al prossimo 19 luglio e provengono...continua a leggere qui