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mercoledì 18 marzo 2015

Modigliani e i bohémien parigini alla GAM di Torino


Un tributo non solo a Modigliani, senza dubbio il più celebre e carismatico nell’immaginario collettivo, ma anche ai pittori bohémien di Parigi nei primi anni del 900. La mostra appena inaugurata alla GAM, è dedicata sia a “Modì”, soprannome del pittore livornese nella Ville Lumière, sia agli artisti della cosiddetta “Scuola di Parigi”, termine coniato a posteriori, nel 1925, da Andrè Warnod sulla rivista letteraria Comoedia. Si tratta di quei pittori, spesso di origine ebraica, che nei primi anni del ‘900 si rifugiarono a Parigi per sfuggire a persecuzioni razziali e mancanza di libertà dei loro paesi d’origine, e qui trovarono una città che garantiva loro libertà, scuole d’arte pregiate a basso costo, grandi maestri e un panorama artistico senza precedenti. Spesso condividevano condizioni economiche precarie e fragilità fisiche, ma soprattutto speranza, fede nel proprio talento, passione per l’arte e sprezzo per gli alti e bassi della fortuna. E soprattutto a Parigi questi pittori facevano “network”, per usare un termine attuale, non solo ispirandosi a vicenda e creando profonde amicizie ma anche, a volte, promuovendosi vicendevolmente sul piano lavorativo. Sono più di 60 le opere esposte alla Galleria d’Arte Moderna di Torino fino al prossimo 19 luglio e provengono...continua a leggere qui