E
anche queste dodici puntate non hanno deluso l’ormai vasto pubblico di fan e
anzi, sono state, per certi aspetti, superiori alle aspettative, tanto da
trasformare la serie targata Sky in un vero e proprio fenomeno di culto, con
gli attori protagonisti trasformati nei divi del momento e contesi tra
Fiorello, Cattelan, Bignardi…
Pare
sia la serie italiana Sky più vista in assoluto e paragonabile, per successo,
soltanto ai prodotti seriali cult americani.
Qualcosa
vorrà dire. Tanto per cominciare, Gomorra 2 mantiene intatta la qualità di
ambientazioni, fotografia, dialoghi, recitazione e ottimo lavoro di squadra,
con approfondimento maggiore delle torbide psicologie di personaggi “malati”,
dove ogni puntata, curata ciascuna da un diverso regista, diventa una
microstoria nella storia (prezioso lo sguardo femminile della Comencini
nell’eterna schermaglia suocera-nuora, che qui si tinge di tinte fosche e
drammatiche).
Ci
troviamo di fronte a personaggi interessanti in quanto complessi e combattuti,
mossi da passioni assolute, per quanto negative, non monolitici ma capaci di
un’evoluzione, in un disvelamento delle dinamiche universali del Male che
vanno, ancora una volta, ben oltre l’ambientazione camorristica.
Ed
ecco allora lo splendido Marco Palvetti-Salvatore Conte, che da fredda e lucida
pantera finalmente mostra le proprie debolezze di uomo, l’amore per un
transessuale, inammissibile nella cultura machista della camorra, con
conseguente senso di colpa e l’autoflagellazione nella processione.
Genny
si è definitivamente lasciato alle spalle il bamboccione che era, ed è
combattuto tra l’amore per l’opprimente padre padrone (destinato a perdere
perché incapace di cambiare) e l’appartenenza alla famiglia, contrapposti alla
voglia di dimostrare il proprio valore ed emergere. Ugualmente complessi e
contraddittori i personaggi minori, come “O principe”, da una parte killer
spietato e uomo d’affari privo di qualsiasi etica, dall’altra generoso nel fare
doni ai bambini dei quartieri disagiati, forse in un ideale risarcimento della
propria infanzia, che immaginiamo povera ed amara…. Un’anima buona in una testa
matta, come dice la sua compagna Azmera.
Interessante
evoluzione anche per Ciro di Marzio che dopo un’escalation di crudeltà
inenarrabili, lascia trapelare, forse, un barlume di coscienza e rimorso quando
si rivela stanco di uccidere perché i morti che ha ammazzato “lo vengono a
cercare di notte, urlando”. Insomma, forse non c’è possibilità di redenzione
per chi inizia la discesa nel baratro del Male, ma certo l’animo umano è un
pozzo senza fondo, insondabile ed enigmatico, e, a volte, anche le belve più
crudeli sono, in fondo, esseri umani.
E
allora avanti, verso Gomorra 3 che, ormai sembra certo, ci sarà. Le riprese
dovrebbero iniziare a fine anno e le 12 nuove puntate potrebbero essere
trasmesse da Sky, ragionevolmente, nella primavera del 2017. Le poche
indiscrezioni per adesso vedono Stefano Sollima uscire dal team,
l’ambientazione spostarsi nel cuore di Napoli, l’azione ruotare principalmente
tra i nemici–amici Ciro e Genny, ma non solo. I personaggi di Malamore e
Patrizia, quindi la vecchia guardia, avranno un ruolo, anche se non sappiamo
ancora quale. Scianel tornerà alla ribalta, probabilmente più assetata di
vendetta che mai. Anche il suocero tradito da Genny pare avrà un peso nel nuovo
intreccio. Che questa volta gli autori abbiano pensato ad un finale chiuso? O
dovremo aspettarci una fiction interminabile in stile Beautiful? Chi vivrà (è
proprio il caso di dirlo), vedrà….