Non esiste un ballo
di coppia versatile ed innovativo come il tango. Jacek Koman interpretando
l’argentino narcolettico nel film musicale “Moulin Rouge”, diretto da Baz
Luhrmann nel 2001, parla di un ballo nato nei bordelli di Buenos Aires. La
realtà non è tanto distante visto che effettivamente questa danza compare a
fine 800 nei sobborghi periferici di Buenos Aires, dove si incontrano immigrati
di varie nazionalità che vivono in questa città, gente del porto e gente dalle
campagne della Pampa, che porta la payada,
la poesia musicata che inizierà ad accompagnare i primi passi dei tangueros in pista. Un mix etnico anche
a livello di danza: la spagnola habanera
e l’africano candombe sono i due
balli che originano prevalentemente il tango. Che è l’unico ballo a due dove le
figure non si susseguono secondo schemi fissi e ripetitivi: il tango è
soprattutto libertà e improvvisazione. Unico tra i balli di coppia a possedere
la precisione dei movimenti e la tecnica della danza classica, li fonde con la totale improvvisazione e libertà
tipici della danza contemporanea. Rigore e passione inestricabilmente
mescolati; proprio per questo può essere ballato in modi completamente diversi,
con abbraccio più o meno stretto….in modo solenne, intimo, appassionato o
addirittura trasgressivo, tutto è concesso nel tango e tutto si può esprimere
col tango a patto di “sentire” la musica.
Negli ultimi dieci anni la passione per il tango sta mietendo vittime
tra gli italiani. Studenti, impiegati, casalinghe
e professionisti, tutti uniti dalla passione per la milonga...continua a leggere qui