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lunedì 28 luglio 2014

Italiani popolo di tangueros

Non esiste un ballo di coppia versatile ed innovativo come il tango. Jacek Koman interpretando l’argentino narcolettico nel film musicale “Moulin Rouge”, diretto da Baz Luhrmann nel 2001, parla di un ballo nato nei bordelli di Buenos Aires. La realtà non è tanto distante visto che effettivamente questa danza compare a fine 800 nei sobborghi periferici di Buenos Aires, dove si incontrano immigrati di varie nazionalità che vivono in questa città, gente del porto e gente dalle campagne della Pampa, che porta la payada, la poesia musicata che inizierà ad accompagnare i primi passi dei tangueros in pista. Un mix etnico anche a livello di danza: la spagnola habanera e l’africano candombe sono i due balli che originano prevalentemente il tango. Che è l’unico ballo a due dove le figure non si susseguono secondo schemi fissi e ripetitivi: il tango è soprattutto libertà e improvvisazione. Unico tra i balli di coppia a possedere la precisione dei movimenti e la tecnica della danza classica, li  fonde con la totale improvvisazione e libertà tipici della danza contemporanea. Rigore e passione inestricabilmente mescolati; proprio per questo può essere ballato in modi completamente diversi, con abbraccio più o meno stretto….in modo solenne, intimo, appassionato o addirittura trasgressivo, tutto è concesso nel tango e tutto si può esprimere col tango a patto di “sentire” la musica.
Negli ultimi dieci anni la passione per il tango sta mietendo vittime tra gli italiani.  Studenti, impiegati, casalinghe e professionisti, tutti uniti dalla passione per la milonga...continua a leggere qui