Wolfgang Amadeus Mozart: forse il
compositore di musica classica più amato e conosciuto, il genio, l’enfant prodige, l’artista che meglio
ha espresso, attraverso la sua musica, “la voce di Dio”, per citare il
personaggio di Antonio Salieri nel film “Amadeus” diretto da Milos Forman nel
1984. Molti sanno che questo talentuoso ragazzino percorse in lungo ed in largo
l’Europa, invitato alle più prestigiose corti di nobili e sovrani per esibirsi,
gestito dal padre Leopold, uomo abilissimo nell’arte delle pubbliche relazioni
e del marketing. Forse però pochi sanno che in queste faticose peregrinazioni
il giovane Mozart arrivò anche a Torino, precisamente il 14 gennaio 1771 dove
albergò alla locanda Dogana Nuova (oggi Hotel Dogana Vecchia, via Corte
D’Appello 4). Evidentemente anche all’epoca il solo talento, per quanto
straordinario, non bastava ad assicurare gli ingaggi lavorativi: una lettera
di Leopold Mozart alla moglie svela che il motivo del viaggio è una richiesta
di aiuto al conte Torinese Lascaris di Castellar perché
interceda presso Carlo Emanuele III di Savoia affinché conceda ad Amadeus un
contratto col Teatro Regio di Torino per comporre un’opera.
Durante il viaggio i Mozart
incontrarono comunque esponenti di spicco della cultura e nobiltà torinese e lo
stesso Leopold definisce “bella” la città di Torino, sempre in una lettera alla
moglie.
A distanza di tanti anni ecco che Mozart torna con la sua musica a
Torino: tra pochi giorni inaugurerà il Festival di Mozart...continua a leggere qui